In Viaggio Con Stendhal: il Panettone, dall’albero di Natale all’ombrellone di Ferragosto

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Care lettrici e cari lettori di “In Viaggio Con Stendhal”, continua il nostro viaggio alla scoperta delle eccellenze meneghine. Ricette che hanno fatto la storia e che, con il tempo, sono diventate veri e propri capisaldi della cucina italiana e non solo.

La meta di oggi è dolce e assolutamente iconica: ecco a voi, sua maestà il Panettone!

Tra mito e realtà, il Pan de Toni

Nonostante sia riconosciuto come re indiscusso delle feste natalizie, le origini di questo dolce si perdono nel tempo, facendo sì che la nascita del panettone risulti ancora incerta e legata a numerose leggende. Tra queste, tuttavia, ce n’è una che sembra più vicina alla realtà rispetto alle altre. E per scoprirla bisogna tornare alla corte di Ludovico il Moro, signore di Milano nel lontano e seducente XV secolo.

Era la Vigilia di Natale quando, in occasione di un banchetto di rappresentanza, il cuoco ufficiale della famiglia Sforza bruciò inavvertitamente il dolce appena preparato. Per rimediare all’increscioso errore intervenne il giovane apprendista Toni, che decise di sacrificare un panetto di lievito madre che aveva tenuto da parte per sé. Lo lavorò a più riprese con farina, uova, zucchero e canditi, fino a ottenere un impasto soffice.

Il dolce riscosse talmente successo che la famiglia Sforza decise di chiamarlo “Pan di Toni”, nome che nel corso degli anni si è evoluto in “Panettone”. Inizialmente però il dolce risultava più basso rispetto a come lo conosciamo oggi. Per la forma attuale del Panettone, infatti, bisogna fare un grande salto in avanti, fino agli anni Venti, quando Angelo Motta decise di aggiungere alla ricetta anche il burro e poi di avvolgere il tutto nella carta paglia.

Da Natale a Ferragosto, una dolce rivoluzione

Da quel momento in poi, il Panettone è diventato il vero e proprio simbolo delle tavolate natalizie, presente in numerosissime versioni per accontentare e far felici proprio tutti. Ma com’è che il tipico dolce milanese ha deciso di sfidare le convenzioni stagionali e farsi strada fino all’estate?

La risposta sta nella creatività di chef e pasticceri, e nella loro continua voglia di sperimentare e rinnovare le tradizioni. Nel corso degli anni, infatti, sono state introdotte varianti estive con ingredienti freschi e leggeri. Tra le più gettonate ci sono quelle con canditi alla frutta esotica: ananas e mango; oppure quelle che presentano creme a base di ciliegia, fico o albicocca. Il tutto viene poi accompagnato da aromi che danno freschezza all’assaggio, come il lime o la menta.

E così, da dolce che si condivide a tavola, numerosi bar hanno iniziato a vendere il panettone anche a fette. Una valida alternativa “da inzuppo”, per chi non rinuncia alla colazione con cappuccino e cornetto; o la via di mezzo tra cono e brioche per chi vuole gustarsi un buon gelato senza doversi accontentare della semplice coppetta. 

Insomma, se volete un consiglio, non aspettate il Natale per farvi tentare da una fetta di questo intramontabile capolavoro.

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