Compagni di viaggio di Stendhal, pronti per una nuova avventura?
L’ultima volta, ci siamo lasciati dopo aver esplorato le vicissitudini legate alla storia dei nostri mondeghili.
Oggi, il nostro sentiero ci guiderà su due percorsi che, sebbene diversi, condividono la stessa meta: il Risotto alla Milanese.
La storia del risotto alla Milanese: Si parte dai mori
Come anticipato, la storia del Risotto alla Milanese è molto più intricata rispetto alle avventure raccontate nei precedenti viaggi di Stendhal, come quella con protagonista l’Ossobuco.
Il motivo di questo intreccio così denso è dovuto alla volontà dei milanesi stessi di mitizzare il nostro amato risotto, essendo naturalmente gelosi della sua provenienza e restii a cederne la paternità.
Veniamo ora a noi;
Questa volta, il nostro viaggio non inizierà da una nota tradizione o da una festa popolana, ma da un evento più sanguinolento.
La storia del Risotto alla Milanese inizia infatti con una battaglia contro un popolo d’oltremare.
Come per le precedenti puntate di “In Viaggio Con Stendhal”, sarà necessario rispolverare il nostro immaginario medievale, anche se, questa volta, dovremo fare un salto indietro di ben 1100 anni.
Ci troviamo quindi nell’827, ma non nel capoluogo meneghino. Bensì in Sicilia.
Per la prima volta nella storia dei viaggi di Stendhal, dovremo attraversare il Mediterraneo per poter scoprire le origini della famigerata ricetta.
L’827 ospita un evento di grande rilevanza per la storia siciliana e, paradossalmente, per il Risotto alla Milanese: la conquista saracena.
Proprio in questo periodo, i saraceni attraversano il Mediterraneo, stabilendosi per un breve periodo in Sicilia.
Qui importano usi, costumi e, ovviamente, la cucina.
Tra le varie ricette d’oltremare, una spicca in particolar modo: il “Riso con Zafran”, una pietanza molto in voga in quanto sostanziosa e rispettosa delle restrizioni culinarie musulmane.
Non è un caso che il termine Zafran derivi dall’arabo zafaran, una pianta che, nel 1300, i nostri regnicoli mediterranei battezzeranno con il nome di zafferano.
A questo punto del racconto, la domanda sorge spontanea: come è giunta la ricetta dalla Sicilia a Milano?
All’epoca, esisteva un fiorente commercio tra l’Italia del nord e le due Isole e questo spinge i mercanti ad esportare la pietanza nelle nostre terre.
Il sapore unico della ricetta e la facilità legata alla sua preparazione rendono il risotto allo zafferano un piatto ricercato e popolare nelle nostre terre, diventando, con il passare del tempo, una delle nostre proposte di punta.
Zafferano, le vetrate del Duomo e un piatto di risotto
La seconda versione della storia legata alle origini del Risotto alla Milanese riguarda un evento davvero particolare, documentato attraverso testimonianze che tutt’oggi sono custodite all’interno della Biblioteca Trivulziana: un matrimonio.
Ci troviamo in una Milano primaverile di fine 1500.
In questo periodo, gli occhi della città sono puntati sul Duomo di Milano e sugli svariati artigiani incaricati di crearne le maestose vetrate.
Tra questi, spicca il nome di Valerio Di Fiandra, Pittore Fiammingo tra i più celebri vetratisti dell’epoca.
Essendo un progetto di grande spessore, Di Fiandra decide di approfittare dell’assistenza del collega Zafferano, soprannominato in tal modo per la sua tendenza a mescolare la spezia al vetro caldo, regalandogli una pregiata sfumatura dorata.
Invitato al matrimonio della figlia di Valerio Di Fiandra, il giovane decide di architettare una scherzosa modifica ad una delle portate nuziali.
Una volta scelto come bersaglio della burla il risotto al burro, Zafferano attua il suo piano alle spese di Valerio.
Nessuno si accorge di nulla finché, una volta servita la prima portata, i commensali restano sorpresi dal vedere questo risotto dal manto d’oro.
Nonostante alcune risa iniziali, gli invitati decidono di assaggiare la ricetta rivisitata, scoprendone il sapore particolare.
Da allora, il risotto allo zafferano diventa famoso e la ricetta viaggia per tutta la città, di cuoco in cuoco, diventando ufficialmente il “Risotto alla Milanese”.
La sua storia continua ancora oggi, tra i tavoli di Stendhal, dove, modestia a parte, serviamo il miglior Risotto alla Milanese della città!